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L'ACQUAFABA

COSA E'

L’acquafaba è semplicemente l’acqua di cottura dei ceci o fagioli sia quando li cuociamo a casa sia l’acqua di governo che troviamo nelle confezioni di ceci precotti.

COME SI UTILIZZA

E’ “magica”: si monta! Può quindi essere utilizzata in sostituzione degli albumi in tantissime ricette sia dolci che salate: meringhe, creme, gelati, macarons, torte, maionese, pan di spagna. Non ha le stesse proprietà nutrizionali degli albumi ed è un ingrediente più leggero rispetto all’uovo. Utilizzato spesso dai vegani proprio perché sostituisce l’uovo e anche da chi invece all’uovo è allergico. Per utilizzare l’acquafaba è necessario montarla con l’aiuto di fruste elettriche proprio come si farebbe con gli albumi fino a che non si ottiene una consistenza spumosa , servono almeno 10 minuti. Per ottenere risultati migliori è bene utilizzare acqua dei legumi e ciotola freddi anche frigorifero. Sia il sapore che l’odore sono abbastanza neutri, si può comunque aggiungere qualche goccia di limone per ridurne il leggero retrogusto di legume. L’acquafaba montata è quindi un ottimo ingrediente alternativo agli albumi montati a neve, perfetto come variante vegetale in tutte le ricette che prevedono le uova, soprattutto quei dolci che alla fine devono risultare ben lievitati e morbidi. Occorrono 3 cucchiai di acquafaba in sostituzione di un uovo. Va montata poco prima di essere aggiunta agli impasti.

*** La presente informativa non deve essere intesa come guida all’automedicazione**

LO ZAFFERANO O ORO ROSSO

COSA E’:

Lo zafferano è la spezia più costosa al mondo e ha origini lontanissime, probabilmente orientali,importato assieme ad altre spezie e alla seta dall'Oriente e poi diffuso in Europa. In Italia le coltivazioni sono soprattutto in Sardegna, Sicilia e Abruzzo. Anche l'Emilia Romagna è terra di coltivazioni di questa pregiatissima spezia. Si ottiene dagli stimmi del fiore del Crocus Sativus, conosciuto anche come zafferano vero, una pianta della famiglia delle Iridacee. La pianta di zafferano vero cresce fino a 20–30 cm e dà fino a quattro fiori, ognuno con tre stimmi color cremisi intenso.

Considerate che è pressochè impossibile trovare Crocus Sativus spontaneo adatto a uso alimentare in natura. Attenti quindi a non confondervi con lo zafferano selvatico (Crocus Selvatico) che è velenoso e ha il fiore simile al Sativus. Il Crocus selvatico ha però tempi di fioritura e numero stimmi diverso dal Sativus . La raccolta erbe deve essere fatta in sicurezza e quando si è certi di ciò che si raccoglie.

 

PERIODO E MODALITA’ DI RACCOLTA:

I fiori dello zafferano sono delicatissimi. La raccolta viene eseguita a mano e si ripete ogni mattina all'alba prima che la luce del sole faccia aprire i fiori, per tutto il periodo della fioritura, fra la seconda metà di ottobre e la prima di novembre. Lo zafferano produce una unica fioritura all’anno. Una volta raccolti, i fiori vengono  riposti in cesti di vimini in attesa di essere mondati.

La mondatura è un’operazione che consiste nel separare gli stimmi dalle altre parti del fiore. Ogni fiore di zafferano è generalmente composto da tre stimmi rossi, tre antere gialle e cinque petali viola. La mondatura va eseguita in giornata per preservare al meglio la qualità del prodotto.

Si procede quindi all’essiccazione degli stimmi, questa operazione è da curare in particolare modo in quanto buona parte della qualità del prodotto che otterremo dipende da questa fase.

 

PROPRIETA’ e USI:

E’ uno degli alimenti più ricchi di carotenoidi che conferiscono il tipico colore giallo alle pietanze, e vitamine A, B1 e B2. Contiene safranale e per questa ragione si usa in fitoterapia nel trattamento dei disturbi dell’umore, come sedativo e antispasmodico con attività antielmintica, efficace contro il mal d’auto. Essendo lo zafferano uno dei più potenti antiossidanti, contrasta i radicali liberi, responsabili dell’accelerazione dell’invecchiamento cellulare. Favorisce la digestione, stimola l’apparato digerente, aumentando la secrezione di bile e di succhi gastrici ed è quindi usato per la preparazione di liquori digestivi. ’Ha un’azione calmante, analgesica e antispasmodica, che induce uno stato di rilassamento muscolare.

 

LA LEGGENDA DELLO ZAFFERANO

Un'antica leggenda greca parla dell'origine dello zafferano e racconta di Croco (Crocus) e della sua ricerca di una giovane ninfa di nome Smilace (Smilax), che abitava nei boschi nei pressi di Atene. La ricerca portò alla nascita di un amore idilliaco. La ninfa, presto, si annoiò delle attenzioni che Croco le rivolgeva e decise di lasciarlo. Lui, però, non si arrese e continuò a tormentare la bella Smilax. Smilax, per sbarazzarsi di lui, utilizzò la magia e lo trasformò in un fiore di zafferano. Da allora, sino a oggi, lo zafferano è diventato il simbolo che unisce i continenti, le civiltà e le culture.

 

*** La presente informativa non deve essere intesa come guida all’automedicazione**

LA ROSA CANINA E LE SUE MERAVIGLIOSE PROPRIETA'

COSA E’:

E’ una pianta che appartiene alla famiglia delle Rosaceae. È la specie di rosa spontanea più comune in Italia, la possiamo trovare nelle siepi e ai margini dei boschi. Chiamata rosa di macchia o rosa selvatica. Della pianta si usano principalmente i cinorrodi e i petali.

 

PERIODO DI RACCOLTA:

Le bacche di rosa canina (i cinnorodi) vanno raccolte mature. Di norma è buona cosa raccoglierle tra ottobre e novembre, nel pieno del loro periodo balsamico. Il tempo balsamico è il periodo del ciclo vitale in cui una certa pianta medicinale presenta il contenuto ottimale di principi attivi.

 

A COSA SERVE:

La rosa canina è ricca di vitamina C, di vitamina A e di vitamina B, oltre che di acidi grassi essenziali e di antiossidanti: queste sono tutte sostanze che possono giovare in modo esponenziale al fisico e ai suoi eventuali malanni e disturbi.

Migliora la salute generale del corpo. Poiché è ricca di vitamina C, rafforza il sistema immunitario, riduce la febbre, contrasta i calcoli biliari, l’artrite reumatoide, i doloro articolari, renali e di stomaco, la sciatica, la rigidità articolare, la diarrea e la costipazione

 

METODO DI PREPARAZIONE CONSIGLIATO:

- INFUSIONE A FREDDO DA BACCA ESSICCATA

La vitamina C contenuta negli alimenti si deteriora rapidamente con l'esposizione all'aria e alla luce, è sensibile al calore quindi se si decide di essiccarla è necessario porre molta attenzione ai tempi e alla temperatura di essiccazione. E’ sensibile all’acqua bollente ed è quindi consigliato preparare un’infusione a freddo, scaldando l’acqua a temperatura corporea (36-37°) e lasciando le bacche sminuzzate in infusione a riposo 6-8 ore, preparatela la sera e poi la mattina filtrate e conservate in frigo, se volete, prima di berla, potete riportarla a temperatura corporea. In genere la dose di preparazione è di 1 cucchiaio raso di bacche di rosa canina per 1 tazza d’acqua, oppure per farne scorta da bere durante il giorno una manciata in mezzo litro d’acqua.

- ALTRE PREPARAZIONI DA BACCA FRESCA

Le bacche di rosa canina fresche vengono utilizzate anche per preparare una pregiata marmellata. All’interno le bacche hanno dei piccolissimi semi ricoperti di peli che possono provocare irritazione intestinale e diarrea, per questo motivo vanno accuratamente rimossi prima di procedere con la lavorazione. Le temperature necessarie per la cottura della marmellata deteriorano in modo notevole la vitamina C

 

** La presente informativa non deve essere intesa come guida all’automedicazione**

APERTURA BLOG AGROBIODIVERSO

Buongiorno a tutti

per rendere più interessante il nostro sito abbiamo deciso di aprire il blog. Settimanalmente approfondiremo un argomento inerente le nostre aziende e i prodotti che coltivano. Nel blog potrete lasciare i vostri commenti sotto all'approfondimento. Volete saperne di più su un'erba officinale, su un frutto o una verdura che amate particolarmente? Scrivetelo in un commento e cercheremo di accontentarvi... a presto!!!